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Ci sono quelli che prendono il mare perché è l'unico sostituto a pistola e pallottola e quelli "costretti ad andare per mare, così come sarebbero andati per la giungla pur di vivere onestamente di lavoro". E come la giungla oscura e misteriosa, insondabile è la volontà del mare che, con febbri tropicali e scogli, nella notte marina raccoglie un tributo di vite da coloro che affrontano il suo ventre. E che vite! Vite vibranti di passione e amore! Vite rischiate per i propri amati, per il futuro, vite vissute, vite piene di speranza e disperazione, variamente mescolate insieme. Ne "La spedizione" i rivolgimenti della fortuna, come il moto perpetuo del mare, tolgono e danno, pretenderanno un prezzo altissimo da chi ha cercato di strappare all'Oceano una vita migliore ma apriranno anche la via per nuove e straordinarie occasioni di felicità vera. Tuttavia l'equilibrio tra ciò che il mare dà e ciò che il mare prende è solo un'illusione, una storia che ci piace raccontarci, vera forse per le sorti di un popolo, di una categoria, ma crudelmente inaffidabile e traditrice per chi affronta il mare ogni giorno, come l'equipaggio della barca chiamata Stella Bianca.